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La famiglia protegge. È il primo luogo sicuro per il bambino.
O, perlomeno, è ciò che dovrebbe
essere.
Ma come psicoterapeuta ho appreso
quanto la stessa può rappresentare, a mo’ di metafora, anche una Foresta che
inghiotte. Che intrappola: da sito di cura e protezione può trasformarsi in
trappola relazionale e affettiva che tutto ingloba.
“Troppa famiglia fa male” scrive
la psicoanalista Laura Pigozzi (Pigozzi, 2020). E non potrei essere più d’accordo.
Dalla claustrofobia casereccia
alla claustrofilia è un attimo (ibidem): troppo Legame. Come edera velenosa.
Come quegli arbusti inespugnabili
che hanno intrappolato decine di principi in Rosaspina (F.lli Grimm, 1812 – 15).
Arbusti e rovi familiari che non
hanno permesso il risveglio dall’innocenza. Che non hanno facilitato la
salvifica intraprendenza. Il coraggio di Essere chi si desidera.
Ma non è solo la Bella
Addormentata che rischia di perdersi nel sonno eterno dell’inerzia, della mancanza
di empowerment personale.
Anche Griselda di Perrault cede
alle avances delle aspettative altrui (Rogers, 1961), sacrificando, da qui, la propria
Saggezza Organismica (Rogers, 1951) sull'altare della vana gloria e della
falsa accettazione familiare.
“Sii paziente e virtuosa”
sussurrano a Griselda le sirene del ben pensare. Griselda le ascolta, le fa sue. E perde la sua bimba. Non solo quella in carne ed ossa bensì quella simbolica. In altre parole, smarrisce drammaticamente la sua parte Saggia.
Proprio come Ellen West, caso
studiato dallo psichiatra Binswanger e, successivamente, ripreso da Rogers
(Rogers, 1980).
Griselda è sola, proprio come
Ellen. Non vista in un sistema patriarcale e misogino che la vuole asservita e
silenziosa.
E Griselda ubbidisce.
E proprio come Ellen sacrifica la
propria vitalità. La propria Tendenza Attualizzante (Rogers, 1967; 1980),
estraniandosi da se stessa.
Rogersianamente parlando, l’epopea
di Griselda rappresenta la progressiva perdita della fiducia nel proprio locus
evaluation interno (Rogers, 1951).
Griselda, allora, è davvero come
Ellen West: se avesse potuto godere di un clima facilitante la crescita, se si
fosse giustamente ribellata a dettami familiari insensibilmente rigidi, se si
fosse rinfrancata da sterili stereotipi di genere “sarebbe stata fedele ai suoi
sentimenti più profondi e avrebbe letteralmente salvato il suo sé potenzialmente
autonomo” (Rogers, 1980, trad. It., p. 144).
Francesca Carubbi