"E l’amore delle fiabe si basa proprio su questo.
Come ci
ricorda Italo Calvino, infatti, checché se ne pensi, l’amore fiabesco
non si basa sempre, come suggerisce il senso comune, sulla liberazione
di una bella principessa, bensì sulla riconquista di un amore perduto. È
così che succede ai protagonisti di “Raperonzolo “ e de “L’ondina nello
stagno” (F.lli Grimm) e de “Il Palazzo delle Scimmie” o, perché no?,
de “L’Uccell Bel – Verde” (Calvino, 1956).
Amori che rischiano di perdersi per strada, di non riconoscersi, di cadere in un pericoloso vortice di rabbia, odio e rancore.
Ma Amori che, allo stesso tempo, scelgono di fermarsi per confrontarsi e
dialogare, al fine di reinventarsi, di lottare insieme verso una stessa
direzione esistenziale: il Desiderio di stare insieme in quella grande
meravigliosa avventura che si chiama Vita Piena (Rogers, 1961)."
Francesca Carubbi
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https://amori4puntozero.it/lamore-nelle-fiabe-la-metafora-dellamore-perduto-e-poi-ritrovato/
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