sabato 19 settembre 2020

Barbablù: di assenza di paura e altri inganni



 "Ecco, allora, cosa rappresenta Barbablù nel suo inganno e spietatezza: che la paura non esiste, che non è lecito provarla, che è un’emozione sbagliata. Una paura che, tuttavia, vuole che sia aperta con rispetto, senza mietere innocenti vittime, ossia noi stessi e la nostra esistenza".



Francesca Carubbi



Psicologa e psicoterapeuta rogersiana



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Autore e Condirettore Collana “In cammino con le fiabe per…”, Alpes Italia



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Barbablù: di assenza di paura e altri inganni

martedì 18 agosto 2020

L'infanzia smarrita: Il bambino abbandonato nella fiaba come metafora di una Saggezza perduta

Le fiabe, spesso, raccontano di infanzia smarrite. Pensiamo a Pollicino, Hansel e Gretel, al Bambino nel sacco. Tutti esempi in cui il bambino si trova ad affrontare mille prove per ritrovare la strada di casa dopo essere stato abbandonato o rapito.
Ed è sempre l'adulto a metterci lo zampino: che sia un papà in carestia o una strega che se lo vuol mangiare, il bimbo deve difendersi dalle grinfie di un'adultità cinica ed egoista.
Se volessimo offrire un'interpretazione psicologica, potremmo osservare come il bambino altri non è che quella parte di noi, come ci suggerisce Alba Marcoli (2018), persa nella foresta fitta della nostra psiche. 
Non solo in termini di innocenza perduta, di rito di passaggio da un'età ad un'altra, bensì come smarrimento della nostra Saggezza Organismica (Rogers, 1951), ossia della nostra capacità di sentire la verità interiore insita dentro di noi. Per dirla con altre parole, il nostro Loc
us of evaluation interno (ibdem), così efficiente nel bambino ancora non condizionato dall'impronta educativa del suo entourage familiare.
Ma come si perde questa Saggezza? Rogers ci spiega magistralmente come il bimbo, per non perdere l'affetto genitoriale, inizi, pian piano, a identificarsi con valori, costrutti, emozioni provenienti dall'esterno: da quell'ambiente che tende a suggerirgli cosa deve sentire, pensare e provare.
Come in ogni fiaba che si rispetti, il bambino, allora, non può che smarrirsi in quella foresta fatta di adulti che mirano ad educarlo senza rispettare il suo sentire viscerale. Succede, quindi, che il bimbo non si fidi più di ciò che gli suggerisce il suo organismo, inziando, da qui, a fare propri tutti quei dettami familiari che lo indirezzeranno nelle scelte future.
È ciò che succede ad Hansel e Gretel che, fidandosi ciecamente della voce familiare e non più di se stessi, rischiano di cadere nel pentolone della strega.
Così succede a Pierino Pierone, protagonista de "Il bambino nel Sacco", che rischia di essere divorato dalla Strega Bistrega.
Fiabe, queste, che, da un punto di vista metaforico, simboleggiano il pericolo di un'infanzia smarrita, ossia quella di vagare senza saggezza interiore tra i rischi dell'esistenza.

Francesca Carubbi 
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lunedì 22 giugno 2020

L’amore nelle fiabe: la metafora dell’amore perduto e poi ritrovato

"E l’amore delle fiabe si basa proprio su questo.
Come ci ricorda Italo Calvino, infatti, checché se ne pensi, l’amore fiabesco non si basa sempre, come suggerisce il senso comune, sulla liberazione di una bella principessa, bensì sulla riconquista di un amore perduto. È così che succede ai protagonisti di “Raperonzolo “ e de “L’ondina nello stagno” (F.lli Grimm) e de “Il Palazzo delle Scimmie” o, perché no?, de “L’Uccell Bel – Verde” (Calvino, 1956).

Amori che rischiano di perdersi per strada, di non riconoscersi, di cadere in un pericoloso vortice di rabbia, odio e rancore.
Ma Amori che, allo stesso tempo, scelgono di fermarsi per confrontarsi e dialogare, al fine di reinventarsi, di lottare insieme verso una stessa direzione esistenziale: il Desiderio di stare insieme in quella grande meravigliosa avventura che si chiama Vita Piena (Rogers, 1961)."


Francesca Carubbi
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martedì 16 giugno 2020

Incontri Formativi Settembre - Ottobre 2020 - Uso della Fiaba in ambito Psicoeducativo e con Adulti

Ciclo di Incontri “La Fiaba nei contesti psicoeducativi” 


  Primo Modulo “Clinica e Comunità”, riservato ai colleghi:
Sabato 19 settembre 2020, ore 15:30, modalità in aula - Centro Studi e Clinica Psicologica Daimon, Via B. Croce 1/A, Fano (PU), min 3 - max 8 partecipanti  ;
Sabato 3 ottobre 2020, ore 15:30, modalità online - Google Meet;


      Secondo Modulo “Educazione e Comunità”, per colleghi, educatori e famiglie:
Sabato 10 ottobre 2020, ore 15:30, modalità in aula - Centro Studi e Clinica Psicologica Daimon, Via B. Croce 1/A, Fano (PU), min 3 - max 8 partecipanti ;
Sabato 17 ottobre 2020, ore 15:30, modalità online - Piattaforma Google Meet;

Modalità di Pagamento (Ogni  incontro ha un costo di 20 euro, debitamente fatturato):

-         Circuito PayPal https://paypal.me/psicologafano?locale.x=it_IT
-         Satispay



Successivamente all'iscrizione e al pagamento, per quanto riguarda la partecipazione online, verrà inviato il link per collegarsi alla Piattaforma Google Meet



Incontro “Fiabe da Grandi” 

 
-         Sabato 24 ottobre 2020, ore 15:30, modalità in aula - Centro Studi e Clinica Psicologica Daimon, Via B. Croce 1/A, Fano (PU), min 3 - max 6 partecipanti ;

-         Sabato 7 novembre 2020, ore 15:30, modalità online - Piattaforma Google Meet

Modalità di Pagamento (l’incontro ha un costo di 20 euro, debitamente fatturato):

-         Circuito PayPal https://paypal.me/psicologafano?locale.x=it_IT
-         Satispay



Successivamente all'iscrizione e al pagamento, per quanto riguarda la partecipazione online, verrà inviato il link per collegarsi alla Piattaforma Google Meet


Per iscriversi ai Corsi, verrà inviato via mail una modulistica apposita, comprensiva del consenso informato e informativa Privacy.
Per ulteriori informazioni:

Dr.ssa Francesca Carubbi
3384810340
info@psicologafano.comwww.psicologafano.com (modulo contatti)






sabato 13 giugno 2020

Quando la Fiaba diviene Arte Terapeutica

Le Fiabe hanno il potere, proprio come l’arte psicoterapeutica, di fare emergere, attraverso la Narrazione, il rimosso, le nostre incongruenze e ambivalenze, i nostri conflitti estenuanti.

E, paradossalmente, “ciò che salva, da qui, l’essere umano è la sua possibilità di narrarsi. E la Fiaba è pura narrazione” (Carubbi, 2019, p. VIII).

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venerdì 5 giugno 2020

Riflessioni sul conflitto Donna/Materno in psicoterapia: Biancaneve dei F.lli Grimm in un’ottica Rogersiana

 "Biancaneve, proprio come la cliente descritta da Rogers, troppo attenta ad essere accettata socialmente, non ha affinato, come ci ricorda Pinkola Estés (1992), la sua capacità di fiutare i pericoli, ossia non è riuscita ad attingere alla suo Locus of Evaluation interno (Rogers, 1951).
La Matrigna, d’altro canto, imprigionata nel suo Specchio, nel suo Narcisismo invidioso e rabbioso, non riesce a vedere l’Altro nella sua Soggettività e irripetibilità.
In tal senso, l’unione di Biancaneve e la Matrigna, consentirebbe alla donna/madre di essere congruentemente flessibile nei suoi aspetti umanamente ambivalenti: la donna/madre sa riconoscere che il lei esiste anche un’Ombra che necessita di essere integrata, affinché la Cura verso l’Altro non diventi sacrificio della propria vitalità e aspirazione, e affinché la propria rabbia, il proprio dolore non si trasformino in cieca invidia e rancore distruttivo, ma in funzionale assertività, autorealizzazione e fonte di rigenerazione personale e strumento di creatività.
Come a dire: “L’incontro di una donna con se stessa è un gioco che comporta seri rischi. È una danza divina […]. Se nell’incontro non c’è il rispetto dovuto, allora un universo distrugge l’altro” (Coelho, 2006, p. 153)."

Francesca Carubbi

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Riflessioni sul conflitto Donna/Materno in psicoterapia: Biancaneve dei F.lli Grimm in un’ottica Rogersiana

lunedì 25 maggio 2020

Ciò che sembra non è: “L’anello magico” – fiaba trentina



 "“L’anello magico” rompe gli schemi, suggerendoci, allo stesso tempo, come le fiabe non siano un prodotto unicamente infantile, ma quanto, invece, possano essere un valido aiuto anche per l’adulto, per il suo pensiero critico.

Per un pensiero che possa incarnarsi in una modalità di maieutica socratica, di apertura e interrogazione sulla realtà.


Una fiaba che, grazie, alla rottura di mappe cognitive rigide e disfunzionali, può promuovere importanti interrogazioni circa il nostro modo di categorizzare il reale, circa la tendenza, spesso automatica, di dipingere il mondo in bianco e nero o di abbracciare, in modo più o meno inconsapevole e acritico, visioni e dimensioni che non ci appartengono."

Francesca Carubbi
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Ciò che sembra non è: “L’anello magico” – fiaba trentina

venerdì 22 maggio 2020

Storie di un tempo che fu. La fiaba con bambini e anziani

 "Nel campo delle attività di networking, o lavoro di Rete, tra anziani e mondo dell’infanzia (Carubbi, 2019), “le fiabe popolari, le filastrocche, le nenie poplari di un passato non troppo remoto, raccontate da chi quelle fiabe le ha vissute e con le quali è cresciuto, consentono ai bambini di arricchirsi di una propria storia culturale, delle proprie radici sociali: permette di riconoscersi e di appropriarsi della propria storia e, quindi, della propria identità” (ivi; p. 29).
Nello specifico, attraverso l’incontro, i bambini più piccoli (asilo nido e scuola dell’infanzia) possono apprendere il valore dell’empatia e dell’accettazione e dell’autenticità e del rispetto, grazie alla figura del “vecchio saggio raccontastorie” (Carubbi, 2018) , rappresentato dall’anziano, che incarna il “novellatore” della fiaba.
Inoltre, lo scambio di esperienze, permette alle persone anziane di sentirsi protagonisti e proattivi, rafforzando il loro senso di appartenenza sociale."

Francesca Carubbi
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Storie di un tempo che fu. La fiaba con bambini e anziani

martedì 19 maggio 2020

Perché è importante credere nei bambini?

 Ecco, perché, è fondamentale facilitare nel bambino la sua autorealizzaizone, ciò che ama, i suoi talenti.

Ciò
che lo nutre nel profondo del suo animo: perché gli offrirete un dono
immenso, quale quello di attingere alla sua fonte di felicità, alla sua
“peak experience” (Maslow, 1962), ossia alla sua sorgente inesauribile
di viva creatività, grazie alla quale potrà, sì giungere alla propria
soddisfazione e a credere in se stesso, ma anche, come ci insegna Viktor
Frankl, sopra – vivere ogniqualvolta si sentirà spaesato, solo,
impaurito e addolorato.

Francesca Carubbi

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Perché è importante credere nei bambini?

martedì 12 maggio 2020

Bellinda e il Mostro (Montale Pistoiese): un buon esempio di integrazion...

Cosa dicono le fiabe...



 "Le fiabe maturano. Le loro avventure ci fanno apprendere quanto, per diventare adulti, necessitiamo di attraversare innumerevoli sfide e che, per poter crescere, occorre abbandonare zone di comfort e iniziare ad esplorare la realtà che ci circonda, con tutte le sue incognite. Per dirla alla Battiato che “occorre morire un po’ per poter vivere”.
Le fiabe ci fanno crescere. Nelle fiabe non esiste solo l’eroe o l’eroina, bensì tutti quegli antieroi, che parlano di noi (Carubbi, 2018) con cui, volenti o nolenti, dobbiamo, dapprima, scontrarci, per, poi, attarverso l’incontro, integrare in noi, al fine di diventare “agenti di scelta liberi e responsabili” (Rogers, 1951)"

Francesca Carubbi
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Cosa dicono le fiabe...

venerdì 8 maggio 2020

Fiaba ed empatia

Fiaba e sviluppo dell'empatia
"Venendo all'Approccio Rogersiano, attraverso l'uso della Fiaba come Gioco Simbolico, ossia attraverso la sua invenzione, posso sviluppare l'empatia (Rogers, 1957; 1967; 1980) che mi permette di comprendere non solo in termini di setting clinico, bensì nella quotidianità, la realtà di un'altra persona: l'invenzione della Fiaba ( da solo o con i genitori) consente al bambino, grazie all'immedesimazione con i personaggi, di allenare la sua intelligenza emotiva, quindi le sue capacità relazionali"
 
Francesca Carubbi, 2018, Paco, le nuvole borbottone e altri racconti, Alpes Italia, Roma, p. 40

Sul Principe Azzurro e altre cose inventate

giovedì 7 maggio 2020

Sulla saggezza infantile e altri apprendimenti

 "Ed è proprio questo un passaggio fondamentale, affinché il bambino possa sentirsi sicuro di seguire la sua autenticità nel “qui e ora”, ossia che il genitore possa fare un passo indietro. Possa fermarsi.
In una sola parola, arrestare il suo pensiero e tendere l’orecchio e il cuore.
Accettare che può e deve sbagliare per crescere come educatore. Per apprendere dagli errori. Per comprendere che l’esperienza è la vera maestra (ibidem) e non i manuali del “perfetto genitore” (sempre che esistano, poi!).
Personalmente, io ho appreso proprio questo: che è giusto chiedere scusa quando è necessario. E che il chiedere scusa trasmette fiducia, perché rispetta l’esperienza interna del bambino e dei suoi bisogni, senza violarli o tentare di cambiarli a nostro piacimento."

Francesca Carubbi
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Sulla saggezza infantile e altri apprendimenti

domenica 3 maggio 2020

La Fiaba nei contesti psicoeducativi: settembre - ottobre 2020

Il 19 settembre prenderà avvio il Corso sull' uso della Fiaba nei contesti psicoeducativi.
Il Corso è suddiviso i due moduli. Nella Brochure allegata, trovate tutte le info necessarie:


sabato 2 maggio 2020

Il Dispettoso Ghiri - Ghiri e Wonder Mascherina

Wonder Mascherina e Ghiri - Ghiri
© Francesca Carubbi - tutti i diritti riservati

Un brutto giorno, sul Pianeta Terra, tutte le persone iniziarono a grattarsi in continuazione…

Chi si grattava il naso, chi il braccio, chi la faccia. Era tutto un prurito e non si capiva il perché!

Era stato il dispettoso e malefico Ghiri – Ghiri. 

Un bruttissimo mostriciattolo pieno di ventose, con la faccia verde, che si divertiva a fare il solletico alle persone.

Ma ecco che dallo Spazio, più precisamente dal pianeta Hospital, arrivò una Super Eroina: Wonder Mascherina!

Wonder Mascherina, grazie alla sua cintura laser, riuscì a dare mascherine a tutte le persone, le quali, una volta indossate, divennero invincibili,  e a sconfiggere con una luce accecante il dispettoso Ghiri – Ghiri.

Ghiri - Ghiri, allora, essendo sempre più impaurito, fuggì via e non fece più ritorno.

Grazie alle mascherine di Wonder Mascherina, le persone non si grattarono più e poterono camminare tranquille, senza prurito!

Da allora, le persone sapevano che potevano contare su Wonder Mascherina, qualora il malefico Ghiri – Ghiri fosse tornato di nuovo.

© Francesca Carubbi

Dirette Facebook 9 - 16 maggio 2020, ore 15:30

 abato 9 maggio, ore 15:30, ci sarà la Diretta Facebook “La Fiaba nei contesti psicoeducativi” – 2° e 3° Modulo – l’educazione.

Sabato
16 maggio, ore 15:30, Diretta “Presentazione Paco e le sue storie”,
Francesca Carubbi – illustrazioni Nada Salari – Alpes Italia, Roma

Le dirette verranno trasmesse dalla Pagina Facebook “Paco, le nuvole borbottone e PsicoFiaba”

Vi aspetto!

Francesca Carubbi

psicologa e psicoterapeuta

www.psicologafano.com

Autore e Co – direttore della Collana “In cammino con le fiabe per…”, Alpes Italia, Roma

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Dirette Facebook 9 - 16 maggio 2020, ore 15:30

Sull’Amore: lettera di Raperonzolo ai bambini di oggi



 "Cari bambini… Mi avete chiesto di dirvi qualcosa sull’Amore.


Sì, miei cari, proprio quello con la “A” maiuscola; ma non per il fatto che creda all’amore vero, a quello, ossia, tanto decantato da chi le fiabe, alla fine, non le conosce appieno.

Voglio parlarvi dell’Amore Reale, quello quotidiano, quello che assomiglia a tutto tranne che a un panorama rosa. Quello che “alla fine vissero felici e contenti” dovrebbe essere letto come “alla fine iniziarono a vivere insieme, nonostante tutto”. [...]  quello che si costruisce giorno per giorno; quello che ci fa litigare e rimpiangere la nostra vita in solitudine; quello che vacilla e che ha piange; che rischia di farci divenire “ciechi” l’uno rispetto all’altro; che ci fa “vagare per i deserti” della nostra Anima; quello che, paradossalmente, in certi momenti, ci fa sentire più soli e distanti.

Ma, allo stesso tempo, è iniziato l’Amore basato sulla fiducia, il rispetto, sul calore, l’appoggio e il riconoscimento; quello che condivide, che scherza, che fa vibrare il nostro corpo e che ci fa emozionare..."



Francesca Carubbi

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Sull’Amore: lettera di Raperonzolo ai bambini di oggi

giovedì 30 aprile 2020

"Mollica Cuore e la felicità", Paco e le sue storie, Alpes Italia, roma


"Mollica Cuore e la felicità"

Tratto da "Paco e le sue storie", Alpes Italia, Roma
Testi: Francesca Carubbi
Illustrazioni: Nada Salari
Collana: "In cammino con le fiabe per..." - Direttore: Francesca Carubbi e Anna Romanelli www.alpesitalia.it

Il “matrimonio” nelle fiabe: semplice visione romantica?

"Calvino (1956; 1998), da un punto di vista narrativo – folkloristico, e Bettelheim (1975), da quello psicologico, ci mostrano come le fiabe, in termini di semiotica, siano, per dirla alla Pitrè, “novellatrici” di tutto ciò che parla di noi, soprattutto. delle nostri parti negate alla coscienza o non simbolizzate correttamente (Rogers, 1951): i nostri desideri, bisogni, speranze, timori, emozioni, valori…
Da questo punto di vista, allora, lo stesso “matrimonio” (che tanto viene criticato, in quanto considerato figlio di una visione antiquata e misogina), alla luce sia della tradizione del folklore orale – che ha voluto sempre narrare con un linguaggio inventivo la quotidianità, le incertezze, le paure e le lotte di un determinato popolo -, nonché di quella psicologica – che ha preso in prestito suddette ricostruzioni fantastiche come validi strumenti di indagine ed esplorazione dello psichismo (Carubbi, 2019) -, non può essere “sic et simpliciter” ridotto al suo significato concreto, ma occorre elevarlo a metafora.

"Quindi, cosa può rappresentare, davvero, il “matrimonio” fiabesco?"


Francesca Carubbi
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Articolo completo su amori4puntozero.it:



Il “matrimonio” nelle fiabe: semplice visione romantica?

martedì 28 aprile 2020

Collana Fiabe Alpes Italia

Per chi vuole approfondire l'uso delle Fiabe nell'infanzia in un'ottica rogersiana (Centrata sul Bambino):

- Paco, le nuvole borbottone e altri racconti. L'uso delle Fiabe nell'infanzia per un'educazione centrata sul bambino, Alpes Italia, Roma;

- PsicoFiaba. L'uso della fiaba in ambito clinico e di comunità (copertina di Costanza Zagone), Alpes Italia, Roma;

- Paco e le sue storie (copertina e illustrazioni di Nada Salari), Alpes Italia, Roma.

Autore: Francesca Carubbi, psicologa e psicoterapeuta rogersiana, Fano

Co - direttore della Collana "In cammino con le fiabe per...", Alpes Italia, Roma


https://www.alpesitalia.it/prodotti-566-paco_le_nuvole_borbottone_e_altri_racconti

https://www.alpesitalia.it/prodotti-671-psicofiaba

https://www.alpesitalia.it/prodotti-740-paco_e_le_sue_storie

Belmiele e Belsole: una fiaba popolare per la scuola dell'infanzia

domenica 26 aprile 2020

"Sfortuna", Fiaba popolare siciliana: come la sfortuna può trasformarsi ...

Muta per sette anni: una fiaba antica per una condizione moderna

“L’amore delle tre melagrane” e “Rosabianca e Rosarossa”: fiabe italiane...

Giricoccola: una fiaba bolognese per conoscere il bullismo

Fiaba: concetti chiave

Fiabe in famiglia: un approfondimento

La Fiaba nella scuola primaria e secondaria di primo grado.

"La sposa Sirena" - fiaba di Taranto

L'antagonista nelle fiabe. Un approfondimento con "la Bella Addormentata...

"ll palazzo delle scimmie": una fiaba italiana sull'accettazione delle d...

La Fiaba e la paura: come il racconto promuove la corretta lettura delle...

Paco e le sue Storie, Alpea Italia, Roma

"Paco e le sue storie":


- Fermati Diego!
- Mamma mia che vento!
- L'apina Giulia e il suo volo coraggioso
- Mamma Coniglia Sofia va via
- Le ali più belle
- Le nuvole borbottone
- La Giraffa Bianca e le sue macchie marronk
- E il nonno dov'è?
- Mollica Cuore e la felicità
- Il Gigante Freddolone
 
Di Francesca Carubbi, psicologa e psicoterapeuta di Fano
 
Copertina e illustrazioni: Nada Salari
 
Collana "In cammino con le fiabe per..."
 
Direttore: Francesca Carubbi e Anna Romanelli
 
Alpes Italia, Roma